DOMANDE PER MATERIA

1) Il d.lgs. 286/99 nell'individuare i principi generali del controllo interno delle pubbliche amministrazioni ha previsto che le stesse si dovessero dotare di strumenti adeguati a garantire:
  • il controllo di regolarità amministrativa e contabile; il controllo di gestione; la valutazione della dirigenza; la valutazione ed il controllo strategico
  • il controllo di regolarità amministrativa e contabile; il controllo di gestione; la valutazione della dirigenza; il controllo operativo
  • il controllo di regolarità amministrativa e contabile; ma non il controllo di gestione; la valutazione ed il controllo strategico
  • esclusivamente il controllo di gestione
2) Quali sono le fasi della programmazione operativa e del controllo di gestione?
  • Gli uffici di un centro di responsabilità definiscono obiettivi operativi, piano di azione e risorse necessarie e li inviano al vertice amministrativo; sulla base degli obiettivi del programma operativo il vertice armonizza gli obiettivi strategici correggendo gli obiettivi operativi e li rinvia agli uffici; monitoraggio sistematico dei risultati
  • C'è un'unica fase svolta dall'ufficio pianificazione
  • Gli uffici del centro di responsabilità definiscono gli obiettivi strategici negoziandoli con il vertice politico; il vertice amministrativo del centro di responsabilità traduce gli obiettivi strategici in obiettivi operativi; il vertice politico verifica la coerenza tra obiettivi‐risultati del programma e le risorse impegnate
  • Il vertice amministrativo del centro di responsabilità definisce gli obiettivi strategici negoziandoli con il vertice politico; gli uffici del centro di responsabilità traducono gli obiettivi strategici in obiettivi operativi; il vertice amministrativo verifica la coerenza tra obiettivi‐ risultati del programma e le risorse impegnate; monitoraggio sistematico dei risultati
3) Nella contabilità analitica, i centri "produttivi" sono:
  • dei semplici centri di supporto
  • dei centri di supporto che non sono collocati presso l'ambiente di riferimento
  • quei centri che adempiono alla funzione tecnico‐ produttiva e realizzano, quindi, i beni e servizi che sono collocati presso l'ambiente di riferimento
  • quei centri che svolgono un'attività a favore dell'intera struttura aziendale
4) Cosa è la "Vision" di una determinata amministrazione?
  • È quello che l'amministrazione riesce a realizzare attualmente, nell'ambito della sua Mission, considerando le sue attuali risorse e i suoi attuali vincoli
  • È quello che l'amministrazione potrebbe realizzare se fosse possibile ampliare il suo organico e se potesse gestire le sue risorse autonomamente senza dover rispettare norme
  • È la ragion d'essere del sistema, la sua finalizzazione e la sua etica
  • È quello che l'amministrazione pensa di diventare e l'impatto che ritiene di poter produrre, nell'ambito della sua Mission, indipendentemente da dettagli organizzativi e da vincoli
5) Secondo l'art. 7, comma 2, del D.lgs.150/09 la funzione di misurazione e valutazione delle performance è svolta:
  • dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance cui compete la proposta di valutazione annuale dei dirigenti di vertice, ma non la misurazione ma non la valutazione della performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso.
  • dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance cui compete la valutazione ma non la misurazione della performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso, tantomeno la proposta di valutazione annuale dei dirigenti di vertice; dalla Commissione e dai dirigenti di ciascuna amministrazione.
  • dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance cui compete la misurazione e valutazione della performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso, nonché la proposta di valutazione annuale dei dirigenti di vertice; dalla Commissione e dai dirigenti di ciascuna amministrazione.
  • dagli Organismi indipendenti di valutazione della performance cui compete la misurazione e valutazione della performance di ciascuna struttura amministrativa nel suo complesso, tantomeno la proposta di valutazione annuale dei dirigenti di vertice; dalla Commissione e dai dirigenti di ciascuna amministrazione.
6) Che cosa s'intende per indicatore?
  • È il rapporto qualitativo fra due variabili
  • È una grandezza misurabile associata ad un risultato‐ obiettivo, sia di natura strategica che operativa
  • È una grandezza che indica il percorso da seguire per ottenere uno specifico risultato
  • È la ragion d'essere del sistema, la sua finalizzazione e la sua etica
7) Quali, tra quelle indicate di seguito, rappresentano caratteristiche minimali di un adeguato processo di Pianificazione e Controllo?
  • Esclusivamente la tempestività dei risultati
  • Precisione delle misure; profondità di analisi, in particolare sui costi; concentrazione delle decisioni
  • Sistematicità delle analisi; tempestività dei risultati; elevata diffusione
  • Costi contenuti; coerenza con le indicazioni strategiche
8) Il termine SMART:
  • rappresenta le 5 caratteristiche di una organizzazione Snella, Multiculturale, Adhocratica, che Rendiconta e che favorisce la Trasparenza.
  • si riferisce ai requisiti per la definizione di obiettivi quantitativi, ma non di qualità
  • è collegato alla valutazione delle competenze di un dirigente di prima fascia
  • si riferisce ai requisiti per la definizione di obiettivi di qualità
9) Il primo step per effettuare un buon "Progetto di Reingegnerizzazione" è:
  • definire la Mission e la Vision dell'unità operativa responsabile del processo e le caratteristiche desiderate del risultato
  • dotarsi di una buona metodologia di analisi
  • stilare il documento di prefattibilità
  • adottare la logica economica senza dare importanza alla logica burocratica
10) Ai sensi dell'art. 3, comma 3, del D.lgs.150/09:
  • le amministrazioni pubbliche adottano modalità e strumenti di comunicazione che garantiscono la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance.
  • ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare ed a valutare la performance con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo modalità conformi alle direttive impartite dalla Commissione di cui all'articolo 13.
  • le amministrazioni pubbliche adottano metodi e strumenti idonei a misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella organizzativa, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell'interesse del destinatario dei servizi e degli interventi.
  • la misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.
11) La "customer satisfaction" è ritenuta una buona misura di qualità di un servizio pubblico?
  • Si, quando la soddisfazione è condivisa da tutti i segmenti di comunità e quando i diversi segmenti hanno conoscenze sufficienti per apprezzare il valore associato al prodotto/servizio
  • No, perché non è applicabile
  • No, perché la soddisfazione non è mai condivisa da tutti i segmenti di comunità
  • No, perché per il cittadino lo Stato è sempre carente
12) Nella "BPR" (Business Process Reengineering) perché è fondamentale partire dalla definizione di "Mission" e "Vision"?
  • Perché la Mission e la Vision promuovono l'efficienza dei comportamenti dell'ufficio
  • Per capire in modo approfondito il tipo di prodotto‐risultato e le sue caratteristiche che il processo deve generare. La Mission e la Vision aiutano, infatti, a spiegare e giustificare i prodotti dell'ufficio
  • Per adottare la logica economica senza dare importanza alla logica burocratica
  • Perché Mission e Vision debbono essere condivise dal gruppo di progetto
13) La Teoria dei Vincoli (Theory of Constraints):
  • si riferisce ai requisiti per la definizione di obiettivi di quantità
  • è una filosofia di management che si concentra sui vincoli nel sistema dell’organizzazione
  • è una teoria derivata dagli studi cognitivi sui comportamenti dei consumatori
  • rappresenta un metodo di analisi dei vincoli normativi nell’analisi di impatto della regolazione
14) La Teoria della motivazione di Mc Lelland identifica tre bisogni motivazionali essenziali che ciascun individuo possiede, quali sono?
  • Bisogni materiali, bisogni di potere e bisogni di successo
  • Bisogni di successo, bisogni di potere e bisogni primari
  • Bisogni di successo, bisogni di potere e bisogni di appartenenza
  • Bisogni materiali, bisogni di appartenenza e bisogni di realizzazione
15) Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti una public company è falsa?
  • È un'azienda nella quale il controllo non è normalmente esercitato dai detentori del capitale
  • È un'azienda nella quale la proprietà è altamente frazionata
  • È caratterizzata dal fatto che la proprietà azionaria è divisa tra un grandissimo numero di azionisti.
  • È un'azienda controllata dallo Stato o da un ente pubblico
16) Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del D.lgs.150/09, le disposizioni in esso contenute recano una riforma organica:
  • della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private
  • della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche
  • della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle aziende private
  • della disciplina di valutazione delle strutture e del personale delle aziende private
17) Cosa deve misurare una metodologia di valutazione dei dirigenti?
  • Esclusivamente il comportamento manageriale
  • La correttezza complessiva dei comportamenti
  • I risultati quantitativi conseguiti ed il comportamento manageriale
  • I risultati conseguiti rispetto a quelli prefissati, la qualità di tali risultati ed il comportamento manageriale
18) Che cosa s'intende per obiettivo operativo?
  • È la ragion d'essere del sistema, la sua finalizzazione e la sua etica
  • È un risultato misurabile che traduce in termini concreti l'obiettivo strategico e coinvolge una particolare responsabilità dell'amministrazione
  • È un risultato poco rilevante per la data amministrazione
  • È un risultato che deve essere associato ad operazioni amministrative specifiche
19) Che cosa è una "linea guida" nell'azione amministrativa?
  • È un possibile percorso per raggiungere un dato obiettivo, rappresentato esclusivamente in termini di indicatori quantitativi
  • È una linea di azione che specifica come perseguire l'indirizzo, senza riferirsi necessariamente ad indicatori quantitativi
  • È la ragion d'essere del sistema, la sua finalizzazione e la sua etica
  • È una guida alla formulazione della direttiva annuale della amministrazione
20) Le disposizioni contenute nel Titolo II del D.lgs.150/09 disciplinano:
  • il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle aziende private al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale
  • il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance individuale, ma non di quella organizzativa
  • il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale
  • il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa ma non di quella individuale
21) Per "Hardware" in un sistema organizzativo si intende:
  • la parte strutturale di un sistema organizzativo. Può assumere configurazioni diverse quando sottoposta ai processi di trasformazione
  • l'intelligenza che governa il sistema organizzativo, di cui guida le trasformazioni degli stati dell'hardware
  • l'insieme di tutte le componenti informatiche usate nell'organizzazione
  • gli strumenti per modificare l'organizzazione
22) Ai sensi dell'art. 6, comma 1, del D.lgs.150/09:
  • gli organi di indirizzo politico amministrativo, senza il supporto dei dirigenti, verificano l'andamento delle performance rispetto agli obiettivi di cui all'articolo 5 durante il periodo di riferimento, non hanno facoltà di proporre interventi correttivi in corso di esercizio.
  • le amministrazioni pubbliche valutano annualmente la performance organizzativa e individuale. A tale fine adottano con apposito provvedimento il Sistema di misurazione e valutazione della performance.
  • gli organi di indirizzo politico amministrativo, senza il supporto dei dirigenti, verificano l'andamento delle performance rispetto agli obiettivi di cui all'articolo 5 durante il periodo di riferimento e propongono, ove necessario, interventi correttivi in corso di esercizio.
  • gli organi di indirizzo politico amministrativo, con il supporto dei dirigenti, verificano l'andamento delle performance rispetto agli obiettivi di cui all'articolo 5 durante il periodo di riferimento e propongono, ove necessario, interventi correttivi in corso di esercizio.
23) Quando la tecnologia in rete sviluppa autonomia decisionale e integrazione organizzativa?
  • Quando consente una delega totale alla periferia indipendentemente dal controllo
  • Quando promuove l'accesso locale alle informazioni importanti, ma non consente una comunicazione efficace tra vertice e struttura periferica
  • Quando favorisce il controllo sistematico del vertice sulla periferia e viceversa
  • Quando promuove l'accesso locale alle informazioni importanti e consente una comunicazione efficace tra vertice e struttura periferica
24) A chi è utile un sistema di monitoraggio degli obiettivi strategici?
  • È utile alle singole amministrazioni, ma non al responsabile del monitoraggio centrale
  • È utile al responsabile del monitoraggio centrale ed alle singole amministrazioni per accrescere la coerenza tra obiettivi di governo e obiettivi dell'amministrazione, attraverso un monitoraggio locale ed uno scambio di informazioni con il monitoraggio centrale
  • È utile sia al responsabile del monitoraggio centrale che alle singole amministrazioni per migliorare lo scambio di informazioni sullo stato di avanzamento degli obiettivi
  • È utile ai cittadini per valutare gli uffici pubblici
25) La Scuola delle relazioni umane (Human Relations School):
  • si riferisce ai requisiti per la definizione di obiettivi di quantità
  • è una iniziativa del comune di Trento per sviluppare l’approccio bottom‐up nei suoi uffici
  • nasce in supporto ai dipendenti pubblici che lavorano negli URP
  • è una teoria delle organizzazioni che sussegue il Management Scientifico
26) La "BPR" (Business Process Reengineering) gestisce in modo innovativo la conoscenza del processo nel senso che:
  • adotta la logica economica senza dare importanza alla logica burocratica
  • costringe ad accrescere in modo molto rilevante la conoscenza del processo
  • gestisce in modo rivoluzionario la conoscenza del processo basandosi esclusivamente sulla tecnologia informatica
  • interpreta i flussi di lavoro come creazione, accumulo e distribuzione di informazioni e conoscenze nell'ambito del processo e li ottimizza in funzione di tale gestione della conoscenza
27) Quali sono i criteri di Customer satisfaction più diffusi nella rilevazione della soddisfazione degli utenti dei servizi pubblici in diversi paesi membri dell’OCSE?
  • Servizio tempestivo, trattamento equo, competenza del dipendente, cortesia del dipendente e corrispondenza tra quanto richiesto e quanto ottenuto.
  • Servizio tempestivo, gradevolezza degli uffici, competenza del dipendente e corrispondenza tra quanto richiesto e quanto ottenuto.
  • Servizio tempestivo e bella presenza
  • Servizio tempestivo, cortesia del dipendente e gradevolezza degli uffici
28) Ai sensi dell'art. 3, comma 2, del D.lgs.150/09:
  • le amministrazioni pubbliche adottano modalità e strumenti di comunicazione che garantiscono la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance.
  • ogni amministrazione pubblica è tenuta a misurare ed a valutare la performance con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo modalità conformi alle direttive impartite dalla Commissione di cui all'articolo 13.
  • le amministrazioni pubbliche adottano metodi e strumenti idonei a misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella organizzativa, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell'interesse del destinatario dei servizi e degli interventi.
  • la misurazione e la valutazione della performance sono volte al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento.
29) Lo schema di Johari (Johari Window):
  • non esiste un tale schema
  • è uno schema che serve a valutare le possibilità di raggiungimento di un obiettivo
  • è una griglia di analisi che consente di sviluppare la comprensione delle relazioni interpersonali.
  • è una metodologia che adotta la logica burocratica, senza dare importanza alla logica economica
30) Ai sensi dell'art. 9, comma 1, del D.lgs.150/09, la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità È collegata:
  • al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi; ma non agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità.
  • agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
  • agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; ma non al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
  • agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; ma non alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
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