DOMANDE PER MATERIA

1) Per quanto attiene alla misurazione e valutazione della performance, l’ente locale deve dotarsi di diversi strumenti, primo tra tutti il piano della performance. Il piano della performance:
  • È definito dal Segretario comunale in collaborazione con i vertici dell’amministrazione e secondo gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica.
  • È definito dalla Giunta in collaborazione con i vertici dell’amministrazione e secondo gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della funzione pubblica.
  • Non necessita di pubblicazione sul sito internet istituzionale dell’ente locale, ma sul sito del Dipartimento della funzione pubblica.
  • Deve essere approvato dalla Consiglio entro il 31 gennaio.
2) Le varie tipologie di regolamenti governativi sono enunciate nell’art. 17, della legge n. 400/1988. I regolamenti organizzativi di cui alla lett. d):
  • Costituiscono l'estrinsecazione dell'imprescindibile potere di autoregolamentazione della P.A.
  • Sono atti necessari ad eseguire concretamente le statuizioni di una fonte legislativa.
  • Implicano la rinuncia dello Stato a disciplinare in via legislativa determinate materie, per esigenze di semplificazione amministrativa.
  • Conferiscono al Governo una generale potestà regolamentare nelle materie in cui non vi sia alcuna disciplina normativa ovvero alcuna riserva di legge.
3) La mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta regionale deve essere sottoscritta:
  • Da almeno un decimo dei componenti il Consiglio regionale.
  • Da almeno un terzo dei componenti il Consiglio regionale e approvata per appello nominale.
  • Da almeno tre componenti il Consiglio regionale.
  • Da almeno un quinto dei componenti il Consiglio regionale e approvata per appello nominale.
4) I principi di: sussidiarietà, cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali, adeguatezza, ecc. sono alcuni dei principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Il principio di cooperazione tra Stato, Regioni ed enti locali si attua:
  • Con l'attribuzione alla Regione dei compiti e delle funzioni amministrative non assegnati in attuazione del principio di sussidiarietà e delle funzioni di programmazione.
  • In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni.
  • Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
  • Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea.
5) I principi di: sussidiarietà, omogeneità, completezza, efficienza e economicità, ecc., sono alcuni dei principi fondamentali che le Regioni devono osservare nel conferimento agli enti locali delle funzioni che non richiedono l'unitario esercizio a livello regionale. Il principio di omogeneità si attua:
  • Anche al fine di garantire un'adeguata partecipazione alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea.
  • In relazione all'idoneità organizzativa dell'amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associata con altri enti, l'esercizio delle funzioni.
  • Tenendo conto in particolare delle funzioni già esercitate con l'attribuzione di funzioni e compiti omogenei allo stesso livello di governo.
  • Anche con la soppressione delle funzioni e dei compiti divenuti superflui.
6) Le Conferenze costituiscono i luoghi principali della cooperazione tra Stato e Regioni, nonché degli enti locali. La Conferenza Unificata è costituita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome e dalla:
  • Conferenza Stato-Regioni in Sessione Europea.
  • Conferenza Stato-Città ed autonomie locali.
  • Conferenza Unificata e Finanza pubblica.
  • Cabina di regia regionale.
7) Per quanto attiene alla misurazione e valutazione della performance, l’ente locale deve dotarsi di diversi strumenti, primo tra tutti il piano della performance. Il piano della performance:
  • È definito dal Consiglio in collaborazione con i vertici dell’amministrazione e secondo gli indirizzi impartiti dal Dipartiment della funzione pubblica.
  • Deve essere approvato dalla Giunta entro il mese di 15 marzo.
  • Deve essere approvato dal Consiglio entro il mese di febbraio.
  • Deve essere pubblicato sul sito internet istituzionale dell’ente locale.
8) Spetta alle Regioni la potestà legislativa (art. 117, Cost.):
  • In tutte le materie con la sola esclusione di quelle attinenti l'ordinamento civile, penale e amministrativo.
  • Nelle materie di legislazione concorrente e in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
  • In tutte le materie con la sola esclusione di quelle attinenti la cittadinanza, e i diritti tutelati dalla Costituzione.
  • Nelle sole materie espressamente elencate all'art. 117, Cost.
9) I regolamenti governativi sono classificati dall'art. 17 della legge n. 400/1988. Quali regolamenti previsti alla lett. b), sono volti a completare la trama di principi fissati da leggi e decreti legislativi, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale?
  • I regolamenti organizzativi.
  • I regolamenti di delegificazione.
  • I regolamenti di riordino.
  • I regolamenti attuativi ed integrativi.
10) Le Conferenze costituiscono i luoghi principali della cooperazione tra Stato e Regioni, nonché degli enti locali. La Conferenza Stato-Regioni, la Conferenza Stato-Città e la Conferenza Unificata:
  • Solo organi consultivi che a richiesta delle Regioni esprimono parere vincolante sugli Statuti regionali.
  • Sono organi misti dei quali fanno parte sia esponenti regionali e/o locali sia esponenti statali.
  • Sono presiedute di norma dal Presidente della camera dei Deputati.
  • Sono organi collegiali composti dai Presidenti delle 20 Regioni a Statuto ordinario.
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